Figlio di Zeus ed Europa che dopo essere stata abbandonata sposò il re di Creta, Asterio. Pretese di succedere solo al patrigno e per usurpare i fratelli Radamanto e Saroedonte si rivolse a Poseidone; costui come conferma dell'incoronazione avrebbe dovuto far sorgere dal mare un animale che sarebbe poi stato sacrificato in suo onore. Si trattava di uno splendido toro bianco che piacque fin troppo al novello sovrano, tanto che decise di risparmiarlo, sostituendolo con un altro. Poseidone, oltraggiato dalla mancanza, non tardò a punirlo, facendone innamorare perdutamente la moglie Pasifae. Folle di desiderio, la donna si rivolse a Dedalo, ospite a corte, che fabbricò un ingegnoso simulacro; costruì infatti una vacca di legno cava, dentro cui fece adagiare la sciagurata per poi ricoprirla di una pelle bovina. Sistemò l'invenzione su un prato dove fu presto scorta dal toro che non seppe resistere. Dall'insana unione nacque una tremenda creatura dalla testa taurina e dal corpo di uomo. Minosse, vergognoso e furibondo per il tradimento fece rinchiudere il Minotauro in un labirinto costruito sempre da Dedalo. Ma la belva si nutriva esclusivamente di carne umana e così il re di Creta, allora in lotta contro Atene per vendicare l'uccisione del figlio Androgeo, impose alla città di pagare annualmente con la vita di sette giovani e sette fanciulle. Secondo un'altra versione, Minosse fu un sovrano di impareggiabile saggezza, dando ai Cretesi le prime leggi, dettategli da Zeus in persona fu poi fatto giudice supremo dei morti.