Re di Bromio, nella Frigia, la cui esistenza è storicamente comprovata. Catturò Sileno che, ubriaco, s'addormentò nel suo giardino e lo consegnò a Dioniso. Il dio gli fece esprimere un desiderio: scioccamente Mida domandò di poter trasformare in oro tutto quello che toccava e, ben presto, la sua avidità si trasformò in punizione, poiché anche cibi e bevande subivano la stessa sorte. Mida supplicò Bacco di riprendersi tale dono e il dio avendo pietà della sua stupidità revocò il malefico potere facendogli lavare le mani nel fiume Pàttolo ed ebbe così salva la vita. Secondo un altro mito, Mida venne chiamato ad arbitrare una competizione di canto fra Apollo e Pan e, consacrando quest'ultimo quale vincitore, fu punito dal perdente che gli fece crescere due orecchie d'asino. Dalla vergogna, nascose il capo sotto un gran cappello frigio, ma non si poté sottrarre dal mostrarsi al suo barbiere, cui vanamente impose il silenzio. L'uomo non resistette alla tentazione, quindi scavata una buca in terra, s'immerse per gridare il vergognoso segreto. Dalla buca spuntarono delle canne che mosse dal vento, rivelavano la vergogna del malcapitato sovrano.
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