Figlia di Inaco (Peiros), fondatore di Argo e re di Tirinto. Fu sedotta con l'inganno da Zeus che si unì a lei avvolgendola di una spessa caligine. Il dio tentò di proteggerla dalla gelosa consorte, trasformandola in una giovenca, ma fallì nel suo intento poiché Era venne a conoscenza del trucco. Lodando l'aspetto della vacca, obbligò il marito a fargliene dono e l'affidò quindi alle cure di Argo, dai cento occhi. Zeus non sopportò di vedere la giovane amante così umiliata e chiese allora a Ermes di andarla a liberare. Nonostante costui fosse il re dei ladri, non fu un'impresa semplice; egli dovette infatti addormentare al suono del suo flauto incantato il terribile Argo, prima di tranciargli la testa. Era fissò i cento occhi del defunto custode, nelle penne del pavone, animale a lei sacro, e si rimise a perseguitare la giovenca, per mezzo delle insopportabili punture di un tafano che la costrinsero a vagare da una regione all'altra in preda alla frenesia. Ella trovò infine la pace soltanto sulle rive del Nilo, dove riprese le sue originarie fattezze, e diede alla luce Epafo, figlio di Zeus. Io fu venerata anche dagli Egizi sotto il nome di Iside.
Sfoglia il mitologia greca e romana
- Dizionario italiano
- Grammatica italiana
- Verbi Italiani
- Dizionario latino
- Dizionario greco antico
- Dizionario francese
- Dizionario inglese
- Dizionario tedesco
- Dizionario spagnolo
- Dizionario greco moderno
- Dizionario piemontese