Figlia di Licaone e progenitrice degli Arcadi, ninfa dei boschi e fedele compagna di Artemide. Il suo nome significava “bellissima” ed essendo devota ad Artemide era consacrata alla totale castità, Zeus s'invaghì di lei e, acquisite le sembianze della sua patrona, sedusse la ninfa; sotto le mentite spoglie sperava inoltre di ingannare la gelosa Era, ma in vano. Fu scacciata dal seguito di Artemide per non aver rispettato il voto di castità e, durante il suo errare per i boschi, diede alla luce Arcade. Intanto Era, scoperto il nuovo tradimento, trasformò la Ninfa in orsa, lasciandole mente di umana. Arcade crebbe e divenne abile cacciatore; un giorno si trovò di fronte una splendida orsa che subito volle uccidere. Intervenne Zeus che trasformò la Ninfa nella costellazione dell'Orsa Maggiore e il figlio in quella di Boote (o Arturo).
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