Egeon così chiamato dagli dèi, o Briareo, dagli uomini, nato da Urano e Gea. Dalle cento braccia armate e dalle cinquanta bocche vomitanti fiumi di fiamme e fumo, fu sconfitto e costretto a sorreggere l'Etna. Secondo una più antica versione fu invece rinchiuso da Crono, assieme ai fratelli Cotto e Gia, nel Tartaro e, liberato da Zeus, che aiutò portandolo ad una sicura vittoria. Come premio fu nominato guardiano dei Titani vinti nel Tartaro. Dietro invocazione di Teti, Briareo si mostrò fedele a Zeus anche in un'altra occasione; Era ordì una congiura nei confronti del marito, spalleggiata da Atena e Poseidone, ma egli fu prontamente avvertito dalla mostruosa creatura che terrorizzò i ribelli. Zeus punì la consorte sospendendola per lungo tempo fra cielo e terra con una catena d'oro, e legandole pesanti incudini alle caviglie. Efesto cercò di liberare la madre, ma fu prontamente sorpreso da Zeus che, precipitandolo nel baratro, lo rese zoppo.
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