Figlia di Scheneo (detto anche Menalo o Laso), re si Sciro. Fu allevata da un'orsa che le apprese l'arte della caccia e fu impareggiabile nella corsa. Memore di una profezia, secondo la quale avrebbe perso la sua natura umana in caso di matrimonio, quando suo padre volle farla sposare accettò a condizione di essere battuta nella corsa da uno dei suoi pretendenti. Atalanta era così sicura delle sue doti per aver riportato numerose vittorie nei giochi funebri consacrati a Pelia e per aver seminato due Centauri che poi uccise con le sue frecce. Molti degli spasimanti perirono, ma la lista non accennava comunque a diminuire. Un giovane di nome Ippomene, consultatosi con Afrodite, escogitò un abile trucco; avendo ricevuto in dono dalla dea dei pomi aurei, li lasciò poi distrattamente cadere durante la corsa, incuriosendo la stolta fanciulla che, dimentica della gara in atto, lo lasciò guadagnare vittorioso il traguardo. Ippomene dalla gioia dimenticò di ringraziare la dea che per vendicarsi li spinse ad unirsi in un luogo sacro alla dea Cibale, venendo così trasformati il leoni per volere di Zeus.
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