Dio della medicina, nato da Apollo e Coronide, figlia di Flegias, re della Tessaglia. La madre durante al gravidanza tradì Apollo, con il mortale Ischi, e il dio la fece eliminare da Artemide. Sulla pira funebre Asclepio fu estratto dal cadavere e messo in salvo. Fu cresciuto dal centauro Chirone che gli apprese l'uso delle armi e adulto divenne un infallibile guaritore al punto che un giorno fu capace di resuscitare Orione, Ippolito, Capaneo e altri ancora. Zeus oltraggiato dal gesto lo folgorò. Prima di soccombere, salvò le Pretidi dalla follia, i Fineidi dalla cecità e Eracle dalle ferite. Apollo volle vendicare la morte del figlio, sterminando i Ciclopi responsabili di aver creato la saetta di Zeus, ma incorse anch'egli nella punizione divina per cui dovette abbandonare l'Olimpo. In vita sposò Lampezia da cui ebbe quattro figlie: Panacea, guaritrice d'ogni male, Iaso, portatrice di malattie, Igea, personificazione della salute, ed Egle. Fu sempre rappresentato con uno scettro in pugno o una verga, e con un rotolo di libro, mentre gli furono consacrati il serpente, il cane, le oche e il gallo. Fu venerato ed ebbe molti santuari e centri medici a lui dedicati, specialmente ad Epidauro e Cos.
Sfoglia il mitologia greca e romana
- Dizionario italiano
- Grammatica italiana
- Verbi Italiani
- Dizionario latino
- Dizionario greco antico
- Dizionario francese
- Dizionario inglese
- Dizionario tedesco
- Dizionario spagnolo
- Dizionario greco moderno
- Dizionario piemontese