Figura di origine semitica (Adonai, il Signore) il cui mito fu importato in Grecia intrecciandosi con elementi propriamente ellenici. Si diffuse anche presso i Romani e assunse caratteristiche misteriche e iniziatiche. Figlio di Agenore e Smirna, dalla straordinaria bellezza. Adulto divenne abile cacciatore e non mancò di destare la passione in Afrodite e Persefone: Zeus gli permise dunque di vivere per parte dell'anno nell'Ade, e un'altra presso Afrodite. Ares s'ingelosì e volendo eliminare il pericoloso rivale, prese forma di cinghiale e lo aggredì. Secondo un'altra versione del mito, la dea dell'amore lo pianse disperata e chiese che il giovane fosse riportato in vita, ma Persefone si rifiutò di restituirlo. Calliope intervenne per riappacificare le dee, consigliando di farlo vivere per sei mesi negl'Inferi, per sei mesi fra i vivi. E così fu, sino a quando Afrodite non rispettò i patti e si ricorse nuovamente a Zeus per fare ordine. Anche sulla sua discendenza ci sono delle discordanze, in quanto taluni lo designano quale figlio di Fenice e Alfesibea, altri quale incestuoso frutto di Ciniro e della figlia Mirra. Egli fu venerato in tutta la Grecia, in Egitto, Persia, Assiria e Giudea.
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