Mitologia greca
Polifemo
Ciclope, figlio di Poseidone e della ninfa Toosa. Omero lo descrive rozzo e violento, quasi incarnazione della forza bruta, in contrasto col sottile ingegno dell'astuto Ulisse che con furbizia si prende gioco di lui. Imprigionò Ulisse e i suoi compagni e iniziò a divorarli uno a uno. Ulisse, nottetempo e approffittando della sua ubriacatura, gli accecò l'unico occhio. Il mattino dopo, insieme ai compagni restanti, legati sotto il ventre degli arieti che Polifemo contava tastandoli sul dorso, riuscirono a fuggire dalla caverna nella quale il ciclope li aveva imprigionati. Chiavi di ricerca: ciclope omero poseidone toosa ulisse {{ID:P02B6800}} |
Ën piemontèis |